Quando comincia la nuova mafia? Come ha cambiato la vita della Sicilia e dell'Italia? Che cosa ci resta ancora da fare e da sperare persconfiggerla? Sono solo alcuni degli interrogativi che il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso , attualmente Presidente del Senato della Repubblica Italiana, si pone nel suo libro Per non morire di mafia che viene ora riproposto in versione teatrale da Sebastiano Lo Monaco. Il monologo, che ha debuttato al Festival di Spoleto, scritto in versione scenica da Nicola Fano e con l'adattamento di Margherita Rubino, è la storia di un "uomo contro". Contro chi diceva, e magari dice ancora, che la "mafia non esiste"; contro la paura, contro l'omertà, contro l'obbedienza supina e cieca di chi non vuole reagire ai soprusi, contro la viltà, i compromessi politici, i poteri occulti. Non un semplice spettacolo ma un ritratto, un'indagine emotiva, una discesa nel cuore vibrante del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità; è una dichiarazione di intenti fiera e coraggiosa, restituita al pubblico dall'intensa interpretazione di un grande Sebastiano Lo Monaco. «Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l'ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi» Pietro Grasso
