Marco Morandi alla sua prima esperienza teatrale, interpretando il terribile e simpaticissimo Gian Burrasca, centra in pieno la sfida di portare in un musical teatrale le pagine di Vamba, noto a piccoli e a grandi con Il giornalino di Gian Burrasca, già trasposto per la televisione nel 1964 da Lina Wertmüller. Il ritmo dello spettacolo è quello giusto, tenuto sotto controllo da un'attenta regia. Gli attori sono tutti brillantemente padroni del ruolo, i giovanissimi ballerini vivaci e versatili, le coreografie assolutamente deliziose. Altri punti di forza le partiture di Nino Rota e le canzoni con i testi della Wertmuller. Con queste premesse le avventure di Gian Burrasca che uniscono divertimento (per tutti) e qualità artistica si presentano come uno spettacolo di grande simpatia e un omaggio al musicista scomparso, le cui melodie rappresentano un ponte tra la cultura musicale italiana e quella d'oltreoceano.