Elio Germano in uno dei primi esperimenti mondiali di teatro in realtà virtuale. Allo spettatore occhiali immersivi e cuffie, per una visione a 360 gradi dello spettacolo. La mia battaglia è il Segnale d’allarme che Germano lancia contro l’informazione fatta solo di opinioni, la tecnologia che rischia di essere veicolo di pura distrazione di massa e una cultura mainstream. Lo spettacolo è un monologo che porta a riflettere e a porsi domande su vari temi: il consenso, il libero pensiero, l’affabulazione, la dittatura. È una feroce e allucinata narrazione in cui un attore, o forse un comico, ipnotizzatore non dichiarato, manipola gli spettatori in un crescendo di autocompiacimento. Portatore di un muto volere collettivo diffuso nell’aria, l’artista da figura autorevole si farà a poco a poco sempre più autoritario, evocando lo spettro di un estremismo di ritorno travestito da semplice buon senso
Platea | Palchi I ordine | Palchi II ordine | Loggione* | Sgabelli* | |
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STUDENTI | 8.00 | 8.00 | 8.00 | 8.00 | 8.00 |
UNDER 30 SEGNALE D'ALLARME | 8.00 | 8.00 | 8.00 | 8.00 | 8.00 |
SEGNALE D'ALLARME | 13.00 | 13.00 | 13.00 | 13.00 | 13.00 |