7 ottobre 2006, Mosca: quattro colpi di pistola rimbombano nell'androne di un palazzo. A terra il corpo esangue di Anna Politkovskaja, giornalista. Ottavia Piccolo si cala nei panni della Politkovskaja e dà voce alla feroce immediatezza dei suoi scritti, all'urgenza di testimoniare la cronaca di un paese che aspira a diventare democratico praticando per lo più solo censura e violenza. Questa energia potente nel testo di Stefano Massini è resa da una carrellata di esperienze in presa diretta, ideato come un album di immagini.