La lettura delle Mille e una notte di Vincenzo Cerami sta raccogliendo grandi consensi in giro per l’Italia nella forma di un raffinato spettacolo teatrale. Vincenzo Cerami legge il prologo e la prima notte dell’opera, accompagnato dal musicista maltese Aidan Zammit, che ha composto per questo spettacolo le musiche originali. Lo spettacolo si basa sulla recente traduzione italiana edita da Donzelli, tratta da un testo arabo, il più antico di tutti quelli finora rinvenuti, redatto dopo venti anni di lavoro dall’illustre arabista, docente all’Università di Harvard, Muhsin Mahdi. Questo testo getta una luce nuova su Le Mille e una notte. Le storie raccontate dalla fanciulla per non morire servono ad affinare nel lettore l’intuito per riconoscere l’inganno e a divertire nei momenti di sconforto. Rispetto ai testi tratti dalla prima traduzione settecentesca firmata da Antoine Galland, qui si evidenziano i dati comici ed esemplari del racconto, mentre vanno sullo sfondo la colorazione esotica e la morbosità libertina delle scene di sesso. Le azioni si svolgono in un contesto di carnalità popolare e non più in un clima profumato dalla cipria delle parrucche parigine. Questi elementi sono esaltati dalla straordinaria lettura a voce alta di Vincenzo Cerami, giocata con ammiccamenti nella sottolineatura delle gag comiche, già dalle pagine d’avvio, che spinge chi ascolta a godere dell’intelligenza segreta delle tantissime storie delle Mille e una notte.