GLAUCO MAURI - ROBERTO STURNO
IL BUGIARDO
Teatro Nuovo
    Giovedì 18 novembre 2004 - h. 21.15

    GLAUCO MAURI - ROBERTO STURNO IL BUGIARDO

    di Carlo Goldoni con GIULIO PIZZIRANI, FEDERICA BONANI, DANIELE GRIGGIO, LEONARDO PETRILLO CHIARA ANDREIS, CRISTINA ARNONE, MINO MANNI, NICOLA BORTOLOTTI, NATALE RUSSO scene e costumi Alessandro Camera regia di GLAUCO MAURI
     

    Glauco Mauri si misura con il capolavoro di Goldoni raffinando l'indagine sul personaggio del bugiardo, descritto in scena da Roberto Sturno, valorizzandolo mediante un'energia recitativa. La scelta de "Il bugiardo" ha da parte nostra una meditata motivazione: oltre all'indiscusso valore teatrale, "Il bugiardo" offre la possibilità di inventare uno spettacolo vivo e divertente, e di poter illuminare il testo di una sua particolare "poetica". Le spiritose invenzioni di Lelio, vissute con l'ironia a volte amara di Goldoni, aprono un colorito interrogativo sul fascino ambiguo, ma non privo di poesia, che può nascondersi nella "bugia". In un mondo impigrito dalle consuetudini e da polverose regole, l' affascinante poesia de "Il bugiardo" porta un bagliore di vita e di allegria che ci diverte, ma ci fa anche riflettere sulle nostre debolezze e i nostri difetti. Lelio, figlio di Pantalone, torna a Venezia da Napoli, città in cui è cresciuto seguendo l'impulso a vivere una continua avventura, affidandosi al suo estro di bugiardo impenitente. Capita subito nel pieno di una serenata che Florindo, amante timido, rivolge segretamente a Rosaura. mentre insieme alla sorella Beatrice sta sul terrazzino di casa. Senza indugio Lelio. assistito dal servo Arlecchino, si fa avanti, attirando l' attenzione delle figlie del Dottore e attribuendosi il merito dell'omaggio canoro. Da questo momento in poi inizia un rutilante gioco di "spiritose invenzioni", come il fantasioso protagonista definisce le sue menzogne: s'inventa un'identità ammantata di ricchezze e nobiltà, si dichiara un cavaliere napoletano invaghito di Rosaura si finge un amico di se stesso con il padre, si vanta di aver goduto i favori delle sorelle con il severo Ottavio, amante di Beatrice. Anche quando è smentito dai fatti, non si perde d'animo e cambia con Sollecitudine identità e storia, riuscendo comunque convincente. Quando le esagerazioni raggiungono un livello insopportabile d'immoralità, è scacciato dal padre e da tutti gli altri, mentre sul filo della convezione teatrale si ricompongono le coppie di innamorati.


    Prezzo biglietto singolo

     
    * Posti a visibilità ridotta

    Date dello spettacolo

    Giovedì 18 novembre 2004 - h. 21.15