E' una miscela perfetta di suspense, thriller e comicità. Stefano Messina ha saputo rappresentare il "non detto" e i giochi di sguardi di cui è farcito il testo, per ricreare quell'atmosfera un po' retrò e la tensione psicologica che cresce scena dopo scena. Rimanendo fedele alla grande Agatha Christie ha scelto di non darne una lettura simbolica. "Ho preferito il tradizionale al contemporaneo a tutti i costi - si legge nelle note di regia -. Credo, infatti, che per far funzionare questo perfetto congegno sia necessario lasciarsi trasportare dal clima e dal periodo in cui è stato scritto."