Era il 1° ottobre del 1969, Dario Fo debuttò con la prima versione di quello che sarebbe diventato il capolavoro del teatro di narrazione: Mistero Buffo. Un atto unico composto da monologhi di ispirazione religiosa, riproposti in chiave fortemente satirica, concepito come una giullarata popolare in una lingua inventata e onomatopeica, di ispirazione medievale e mescolata con i dialetti padani. Un’invenzione di straordinaria potenza teatrale. Cinquant'anni dopo, ecco rievocate le atmosfere grazie ad un giovane, promettente, generoso ed esuberante attore; dotato di una recitazione serrata, vigile, calibrata e priva di tempi morti e pause di eccessiva lunghezza, Matthias Martelli e il suo Mistero Buffo hanno compiuto un'operazione ben al di là di un banale ricupero. L'attore è solo in scena, senza trucchi, con l'intento di coinvolgere il pubblico nell'azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale.
Platea | Palchi I ordine | Palchi II ordine | Loggione* | Sgabelli* | |
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STUDENTI | 8.00 | 8.00 | 8.00 | 8.00 | 8.00 |
RIDOTTO | 18.00 | 18.00 | 18.00 | 13.00 | 13.00 |
INTERO | 20.00 | 20.00 | 20.00 | 13.00 | 13.00 |